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mercoledì 17 aprile 2013

L'usato va di moda. Parola d'ordine: riciclo!


A chi vuole sbarazzarsi del comò della nonna, comprare una giacca anni Cinquanta, rottamare un vecchio pc per l'ultimo tecnologico modello. Il mercato dell'usato conviene
All'inizio era il mercatino delle pulci. Curiosi della domenica, amanti dell'antiquariato e del modernariato, fan del vintage rappresentavano un mercato di nicchia. Ora quello dell'usato, complici la crisi economica, la riscoperta del design del passato e l'innovazione continua, è un business di tendenza.

«Il mercato dell’usato è un settore vitale per il funzionamento della società, ma misconosciuto nel suo ruolo; ignorato nelle sue dimensioni e soprattutto nelle sue potenzialità» (Guido Viale, economista).

Secondo un’indagine della Camera di commercio di Milano, dal 2004 al 2009, il mercato dell'usato in Italia è cresciuto del 35%, con una presenza sul territorio nazionale di 3.433 esercizi commerciali e con 892 nuove aziende. Tra le prime dieci province per numero di imprese, in netta crescita Roma (+83,3%), Brescia (+52,2%), Milano (+38,4%), Torino (+37,4%).

Usato da acquistare, usato da vendere (quando occorre liberarsi del vecchio per far posto al nuovo): due modi comunque per risparmiare. Un fenomeno che interessa una gamma sempre più ampia di settori: dall'abbigiamento all'arredo fino agli oggetti tecnologici.

È l'antiquariato il campo che ha registrato l'incremento più alto (98,8%), con 1.990 imprese attive sul territorio (58% del totale). Segue il settore degli oggetti e vestiti usati con 779 imprese (dati della Camera di commercio di Milano 2004-2009).

«Adoro possedere cose che hanno avuto una storia prima di arrivare a me e il riciclo mi sembra un'ottima idea» ( Jessica Alba , attrice protagonista de I fantastici 4, che ha arredato il settanta per cento della sua casa con mobili di seconda mano).

Nella nuova moda dello shopping low cost c’è l'abito delle nozze, che un tempo veniva rigorosamente tenuto nell'armadio come ricordo del giorno più bello. Anche se i soldi da destinare al vestito sono pochi, le donne vogliono vivere da protagoniste la cerimonia: un vestito firmato di seconda mano risponde alle esigenze di vanità e risparmio.

«Vesto usato e mi trovo bene» ( Julia Roberts ).

Una volta si parlava di abiti usati, oggi si dice vintage. Nel settore dell’abbigliamento in passato si girava nei mercatini per cercare dei capi d’annata, dai costi ridotti rispetto all’acquisto effettuato in un negozio tradizionale. Oggi c'è una vera e propria tendenza nella scelta di capi rigorosamente usati. In Italia il fenomeno è iniziato circa dieci anni fa.

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